Karma, Do Ho Suh, 2010, Albright Knox Gallery, Buffalo, NY

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Suh è nato a Seoul, Corea del Sud nel 1962. Dopo aver conseguito il Bachelor of Fine Arts e il Master of Fine Arts in Pittura orientale da Seoul National University, e compiuto il suo periodo di servizio obbligatorio nella Corea del Sud militare, Suh si è trasferito negli Stati Uniti per continuare i suoi studi presso la Rhode Island School of Design e Yale University.

Suh conduce una vita itinerante, saltellando dalla sua casa di famiglia a Seoul (dove suo padre, Suh se-ok è una grande influenza nella pittura tradizionale coreana) a la sua vita lavorativa a New York.

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Luke Jerram, Acoustic Wind Pavilion, 2012

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La pratica multidisciplinare di Luke Jerram prevede la creazione di sculture, installazioni e progetti artistici dal vivo. Vive nel Regno Unito, ma lavora a livello internazionale da 17 anni, Jerram ha creato una serie di progetti artistici straordinari che hanno eccitato e ispirato persone in tutto il mondo. Egli è anche Visiting Senior Research Fellow presso il CFPR, all’Università di West of England.

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Julio Le Parc

La vita
Nel 1942 si trasferì, insieme alla famiglia, a Buenos Aires. Nel 1943 si iscrisse alla Scuola Nazionale di Belle Arti Prilidiano Pueyrredón, per abbandonarla già l’anno seguente. Poté, nel frattempo, osservare i murales che Antonio Berni, Juan Carlos Castagnino, Manuel Colmeiro Guimarás, Lino Enea Spilimbergo e Demetrio Urruchúa realizzavano per le Gallerie Pacífico, nel centro della città. La collocazione stessa dei murales, il loro forte grado di esposizione, lo fecero riflettere sull’importanza e il ruolo del fruitore dell’arte.

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Maurits Cornelis Escher

Maurits Cornelis Escher (Leeuwarden, 17 giugno 1898 – Laren, 27 marzo 1972) è stato un incisore e grafico olandese. È conosciuto principalmente per le sue incisioni su legno, litografie e mezzetinte che tendono a presentare costruzioni impossibili, esplorazioni dell’infinito, tassellature del piano e dello spazio e motivi a geometrie interconnesse che cambiano gradualmente in forme via via differenti. Le opere di Escher sono molto amate dagli scienziati, logici, matematici e fisici che apprezzano il suo uso razionale di poliedri, distorsioni geometriche ed interpretazioni originali di concetti appartenenti alla scienza, sovente per ottenere effetti paradossali.

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Daniel Buren

Formatosi all’Ecole des Métiers d’Art ha basato tutta la sua produzione giovanile su una stoffa da tende a righe di 8,7 cm alternativamente bianche e colorate.

Più recentemente, negli anni ’80 ha abbandonato la pittura in favore delle installazioni architettoniche permanenti su spazi pubblici, tra cui Les Deux Plateaux al Palais-Royal di Parigi. Quasi tutte le sue opere non esistono fuori dal tempo e dallo spazio per i quali sono state concepite: la maggior parte di esse sono dunque state distrutte dopo la loro presentazione.

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Youri Messen-Jaschin

Jaschin studia a Parigi presso l’Accademia Nazionale dell’Arte (tra gli insegnanti vi fu Robert Cami) e L'”Ecole Pratique des Hautes Études” della Sorbona (il cui insegnante di storia dell’arte era Pierre Francastel). Dal 1962 al 1965 frequenta l'”Ecole des Beaux Arts” (Accademia di Belle Arti) a Losanna. Collabora in questi anni con l’incisore e pittore Ernest Pizotti. Inizia a farsi un nome nel 1964 con l’Expo 64 di Losanna grazie alle sue sculture di vetro cinetiche. Messen-Jaschin lavora per due anni presso il “Centro dell’Incisione contemporanea” di Ginevra. Successivamente è a Zurigo, dove amplia le proprie prospettive pittoriche assieme a Friedrich Kuhn. Continua a leggere Youri Messen-Jaschin

Tadasuke Kuwayama

Tadasuke Kuwayama’s has been identified with so-called “Optical Art” since the Museum of Modern Art launched the much-noticed “Responsive Eye” exhibition in the 1960s.

Tadasky ( Tadasuke Kuwayama ) è cresciuto a Nagoya , in Giappone , dove suo padre era un noto costruttore di santuari shintoisti . Ha vissuto e lavorato a New York City e nello stato di New York dal 1961, mantiene attualmente lo studio di Chelsea a Manhattan ,  in Ellenville , NY .

Il suo lavoro è stato fortemente caratterizzato dallo stile ” Optical Art “, dal momento che il Museo d’Arte Moderna ha lanciato la mostra ” Responsive Eye ” ,una grande esposizione nel 1960 .

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Jim Denevan

An achievement that recalls Jim Denevan ... (Sorry - I can't quite read the citation of this photo to give credit)

Jim Denevan (nato nel 1961) è artista americano che crea opere di land art temporanee . Lavora con materiali naturali per creare disegni in larga scala in sabbia , ghiaccio , e il suolo . Le sue sculture non vengono inserite nel paesaggio ma il paesaggio è il mezzo di trasmissione per la loro creazione . Spesso è necessario la fotografia o il video per comprendere il lavoro finale .

Nel marzo 2010 Denevan ispirato dallo studio dell’antropologia crea un disegno su vasta scala sul lago Baikal . Il disegno è la più grande opera d’arte unica al mondo . Un documentario del viaggio e le opere d’arte chiamato è uscito nel 2011. La versione breve del film in anteprima al Festival Internazionale del Cinema di Hamptons e fu accettata con successo presso l’ Art and Film Festival Carmelo , Film Festival DocNYC , Milwaukee Short Film Festival e ION International Film Festival .

MegaFaces installation by Asif Khan

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Asif studia per la sua laurea in architettura presso la Bartlett School , University College di Londra , laureandosi nel 2004 come miglior studente della facoltà.

Egli si è aggiudicato una borsa di studio da parte dell’Architectural Association . Nel 2007 Building Design Magazine lo designa come uno dei 10 migliori architetti nel Regno Unito .

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Tony Plant, Beaches of England into Swirling Canvases

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Armato con poco più di un normale rastrello da giardino, l’artista ambientale Tony Plant trasforma le spiagge in incredibili panoramiche temporanee per i suoi disegni vorticosi di sabbia . Viene creata ogni opera studiando la marea nelle zone dove la sabbia è più piatta e più umida , consentendo un maggiore contrasto. Utilizza il rastrello rapidamente in vari modelli geometrici .

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Julio Le Parc – Oeuvres de lumière

Le Parc, nella sua opera, fa largo utilizzo di elementi plastici che sorprendano e che suggestionino lo sguardo del fruitore, in modo da avvolgere quest’ultimo in una sorta di involucro. A questo scopo Le Parc ricorre a illuminazioni artificiali, riflessi e materiali in movimento ed altri effetti spettacolari: bande meccaniche mosse da dispositivi nascosti, il fluire di liquidi fosforescenti, fili di nylon. Le sue sculture sono, in certi casi, genuine installazioni che avvolgono lo spettatore.

Fin dagli anni sessanta, Le Parc appare vicino tanto alla cosiddetta Op-art quanto all’arte cinetica e all’arte concettuale, per quanto il suo sperimentalismo tenti di trascendere anche questi movimenti.

Nel 1969, dopo la dissoluzione del GRAV e la partecipazione all’esposizione intitolata Otto artisti cinetici, Le Parc tornò alla pittura, lavorando con una gamma di quattordici colori rigidamente definiti. Dopo il 2000, è ritornato sporadicamente al proprio paese, per realizzare nuove opere d’arte: verso la fine del 2006, installa un sistema ottico alle Gallerie Pacífico, sistema che permette un gioco di riflessi e una corretta illuminazione dei murales esistenti nella galleria.

Nel 2004 realizza con Yvonne Argenterio all’ elettrofiamma, in Italia, una serie di sculture(TORSIONS) presentate, nell’evento “verso la luce”, nel Castello di Boldeniga(Brescia-Italia); E sempre visibile nel giardino del castello la scultura monumentale “Verso la Luce”.

Gli “Otto Livelli” di Yaacov Agam

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Yaacov Agam, pseudonimo di Yaacov Gipstein (Rishon LeZion, 11 maggio 1928), è uno scultore e artista israeliano, appartenente alla corrente artistica dell’Op art e dell’arte cinetica.

Nato a Rishon LeZion (all’epoca sotto il mandato governativo degli inglesi) da una famiglia religiosa, studia all’Accademia delle Arti e Design Bezalel a Gerusalemme. Dopodiché si trasferì a Zurigo, e poi a Parigi, dove si stabilì. La sua prima personale ebbe luogo nel 1953 a Parigi, alla Galleria Graven. Nel 1955 viene riconosciuto come uno dei più importanti esponenti del neonato movimento artistico dell’Op art, e partecipa alla mostra “La Mouvement” insieme a Jesús Rafael Soto, Carlos Cruz-Díez, Pol Bury, Alexander Calder, Jean Tinguely e Victor Vasarely.

L’imperatore Rodolfo II in veste di Vertumno (1591), Giuseppe Arcimboldo

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Giuseppe Arcimboldo o Arcimboldi, come è nominato in diversi documenti d’archivio (Milano, 5 aprile 1526 – Milano, 11 luglio 1593) è stato un pittore italiano, noto soprattutto per le sue grottesche “Teste Composte”, ritratti burleschi eseguiti combinando tra loro, in una sorta di Trompe-l’œil, oggetti o elementi dello stesso genere (prodotti ortofrutticoli, pesci, uccelli, libri, ecc) collegati metaforicamente al soggetto rappresentato, in modo da desublimare il ritratto stesso.

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Voluptate Mors, Salvador Dali, 1951

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Salvador Domènec Felip Jacint Dalí i Domènech, marchese di Púbol (Figueres, 11 maggio 1904 – Figueres, 23 gennaio 1989), è stato un pittore, scultore, scrittore, cineasta, designer e sceneggiatore spagnolo.

Dalí era un pittore tecnicamente abile e virtuosissimo disegnatore ma è celebre anche per le immagini suggestive e bizzarre delle sue opere surrealiste. Il suo peculiare tocco pittorico è stato attribuito all’influenza che ebbero su di lui i maestri del Rinascimento. Realizzò una delle sue opere più famose, La persistenza della memoria, nel 1931. Il talento artistico di Dalí trovò espressione in svariati ambiti, tra cui il cinema, la scultura e la fotografia, portandolo a collaborare con artisti di ogni settore.

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